“La vittoria a Taviano è stata bellissima, ma nel momento in cui ho metabolizzato la promozione in A2 ho avuto la consapevolezza che non avrei potuto far parte della squadra della prossima stagione per proseguire con il mio lavoro”.
Parole di Emanuele Spampinato, il formidabile libero di Messaggerie Bacco Volley Catania. Spampinato dopo una prima fase in cui aveva rinunciato al suo percorso pallovolistico in A ha potuto ricredersi e adesso è pronto ad ufficializzare la sua conferma.
“In un primo momento ne ho parlato a lavoro e non siamo riusciti a trovare una soluzione – ammette Spampinato – poi però ne abbiamo riparlato. I miei capi si sono messi il cuore in mano e hanno accettato la mia proposta alla luce del programma allenamenti e partiti. Ho chiamato subito Natale, il presidente. Che dire, questa è semplicemente una nostra straordinaria.”
Il libero di Messaggerie Bacco Volley Catania la serie A l’ha già vissuta da protagonista, tra le fila del latina, dell’Isernia e del Reggio Emilia, ma ammette: “Questa sarà tutta un’altra storia. Tanto per cominciare il Campionato attuale vede molte più squadre e due gironi, ma soprattutto giocherò nella mia città.”
Sulla squadra che si rinforza, il numero 10 afferma: “Il cileno sembra un ottimo giocatore e non vedo l’ora di conoscerlo. Di Sideri me ne avevano parlato benissimo e con De Santis ci ho giocato insieme. Questo è il suo anno, deve esplodere e ha le capacità per farlo.”
In attesa degli allenamenti, che cominceranno ad agosto, Emanuele Spampinato lavora, si gode la famiglia e gli amici, ma ha già ricominciato a mettersi in riga per farsi trovare pronto al checkpoint che i tecnici stanno già fissando.
Nei prossimi giorni si avranno altre conferme, ma intanto il pensiero di tutti va ai compagni che hanno già confermato che non potranno fare parte della prossima stagione: “Anche io avrei potuto non esserci. Lavorare è importantissimo e capisco le scelte che sono state fatte. Sarebbe stato pazzesco vivere insieme questa avventura, ma loro sono attaccati a tutta la società. Non saranno in campo, ma saranno con noi lo stesso. Fanno parte a pieno titolo della storia che ancora deve essere scritta.”