Quindici i punti segnati nell’ultima partita, quella contro la Cinquefrondi, una serie da nove battute nell’ultimo set, quello vinto 25-13, il maggior vantaggio del match, quindici i punti in totale, Eros Saglimbene, 17 il suo numero di maglia, è lo schiacciatore di Messaggerie Volley. Da due anni a Misterbianco, anche lui come altri membri della squadra, ha girato l’Italia in diverse squadre di B1, tra le quali Latina, Messina e Asti, prima di ristabilirsi in Sicilia.

Cosa è successo dopo la vittoria contro la Cinquefrondi?
Se fino ad adesso abbiamo lavorato al massimo, adesso dobbiamo lavorare anche di più perché sappiamo che i play off non sono impossibili. In più questa vittoria ci ha dato da un lato una sferzata di fiducia e dell’altro la certezza che sono stati soprattutto i nostri errori a farci perdere i due match che abbiamo perso (contro il Letojanni e Vibo, ndr). Sabato abbiamo dimostrato che se vogliamo possiamo battere chiunque, anche quella che era stata la capolista in solitaria per diverse giornate del campionato e tra noi e loro, nell’ultimo set c’erano bene 12 punti. Abbiamo stravinto.

La partita è stata quasi sempre nelle vostre mani, ma all’inizio del primo set e poi nel secondo, quello che avete perso, cosa è successo?
Aspettavamo questa partita da una settimana, sapevamo di dovere dare il massimo. E’ normale che la tensione giochi brutti scherzi, poi siamo riusciti a venire fuori, ci siamo sbloccati. Anche loro vivevano la nostra stessa pressione, poi il palazzetto pieno ci dava la certezza che le aspettative, per entrambe le tifoserie erano alte. Il second set abbiamo subito il fatto di essere certi di avere fatto bene nel primo, loro invece si sono ripresi e hanno alzato il livello del gioco. Non ci aspettavamo di giocare una partita facile, ma io onestamente mi aspettavo un match molto più difficile. Siamo stati bravi a non averli fatti giocare al massimo delle loro potenzialità.

Il palazzetto era pieno, questo vi ha aiutato?
Sarebbe bello giocare con gli spalti sempre pieni. A Catania ci sono tante squadre e questo divide gli appassionati che vanno a seguire ognuno la propria squadra. Ho giocato in squadre in cui i palazzetti si riempivano tre quattro volte di più, per noi sarebbe bellissimo avere il supporto di gente che ci vuole bene, di gente che ha a cuore la pallavolo.

Come cresce Messaggerie Volley?
Siamo tutti amici, ci conoscevamo prima ancora di ritrovarci in questa squadra e questo ha reso le cose più semplici. Eravamo un gruppo già prima di essere una squadra, era un bel punto di partenza. Adesso posso dire che abbiamo fatto dei passi da gigante, c’è tanta differenza fra le prime partite e le ultime giocate. Ci sono ancora delle cose da rivedere, ma piano piano ci stiamo mettendo sulla strada giusta.

I playoff diventano sempre più vicini?
Noi ce la stiamo mettendo tutta. E’ chiaro che centrare questo obiettivo non significa salire automaticamente di categoria. Ci sono gironi molto più attrezzati di noi con giocatori che fanno questo e basta, mentre noi di giorno lavoriamo e la sera ci alleniamo. Sabato erano tutti professionisti che vengono acquistati dalla squadra, si allenano tutti i giorni e non fanno altro. Noi ci stiamo dando una chance, sappiamo di dovere provare e di avere i mezzi per farlo, per noi, ma anche per il posto in cui viviamo. Ci unisce la passione per questo sport ed è proprio la passione che ci sta portando avanti.

I “piccoli” di Messaggerie, quelli delle giovanili, scalpitavano pur non essendo in campo. Come vi rapportate con loro?
Sono grandiosi. Durante la settimana fanno doppio allenamento, prima quello con le giovanili e poi quello con noi. Non li trattiamo come ragazzini, sebbene siano giovanissimi, ma come giocatori del nostro stesso livello, a loro questo fa bene, perché danno sempre il massimo.

Domenica c’è l’ultimo incontro del girone di andata contro la Universal, quali certezze avete?
La Universal ultimamente ha vissuto grandi cambiamenti, a causa di problemi societari. Molti giocatori sono andati via, come Mario Tomasello che è con noi da prima di Natale, hanno cambiato allenatore, ma soprattutto ci vedono come la squadra da battere. Con noi giocheranno al massimo delle loro possibilità e non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutarli, per non rovinare quanto di buono abbiamo fatto fino ad adesso. Se avessimo giocato bene le due partite perse, anche solo la metà di come abbiamo giocato contro la Cinquefrondi, saremmo stati soli in classifica. E’ anche vero che non si vive di “se” e di “ma”. Bisogna quindi pensare a questo derby e cominciare con il giusto piede il girone di ritorno, incontreremo in casa squadre che adesso stanno risalendo, dovremmo essere sempre pronti a mettere in campo la nostra pallavolo migliore.