E’ un gigante di quasi due metri e quando arriva in campo prima di una partita o di un allenamento è già concentrato su quello che dovrà fare. Francesco Sideri, il numero 8 di Messaggerie Bacco Catania, fuori dal campo è un tuttuno con le cuffie da dove scorre quella musica che favorisce la concentrazione, è invece un concentrato di attenzione sotto la guida di mister Rigano per mettere in atto quel concerto suonato insieme a tutti i suoi compagni di squadra, che è sotto l’occhio di tutti nei match di campionato.
A tutto c’è un perché: “Devo rilassarmi prima di giocare, perché se mi carico troppo scoppio. – ammette il cagliaritano che dallo scorso agosto è approdato a Catania – Così durante le partite riesco ad essere pacato e a non perdere di vista l’obiettivo. Ci sono delle frazioni di gioco in cui anche a me sale quella sana cattiveria agonistica, come succede ai miei compagni. Così è stato in certi momenti ad Alessano, ma preferisco la pacatezza”.
Ex numero 14 della Videx Grottazzolina, Sideri si prepara ad affrontare la sua ex squadra vestendo la divisa rossazzurra nel match casalingo in programma per le 16:00 di domenica al Pala Catania. Della partita dice: “Sarà un match come tutti gli altri, non sento di dovermi predisporre con un animo diverso e la concentrazione sarà altissima. Con i miei ex compagni di squadra siamo rimasti in ottimi rapporti. Sono una persona solare e ci vogliamo bene, con alcuni si sono persi i contatti quotidiani, ma è normale, fa parte della vita quando ti muovi da una città ad un’altra. Domenica ci incontreremo in campo e sarà una bella occasione di confronto”. Poi aggiunge: “Noi rossazzurri dimostreremo di sapere fare bene, siamo un gruppo unito e la sconfitta di domenica scorsa ad Alessano non ha cambiato nulla, semmai ci è stata utile per rinforzarci un po’ di più e arrivare pronti all’impegno di domenica”.
Intanto Sideri si abitua a Catania: “Mi trovo bene – ammette – Catania è molto diversa dalla mia Cagliari, ma la società sta facendo di tutto per rendermi questa permanenza la migliore possibile. In più ho stretto anche con i miei compagni di squadra, con i quali passo moltissimo tempo”.
Si consolida il rapporto con i compagni e piano piano si costruisce anche quello con la città che non fa mancare il suo appoggia anche durante gli allenamenti a porte aperte. Certo, c’è ancora tanta strada da fare per riempire il Pala Catania, ma Sideri non ha dubbi: “L’attenzione nei nostri confronti cresce. Siamo ancora sotto osservazione, mettiamola così, la gente deve scoprirci, ma sono certo che se in molti sono disposti a fare numerosi chilometri per assistere alle partite di calcio che si disputano nel vicino stadio Cibali, presto lo faranno anche per venire a vedere noi”.