Fulvio Fasanaro da due anni indossa la maglia numero 1 del roster di Messaggerie Volley. Classe ’94, Fulvio è un altro catanese doc di questa squadra tutta rossazzurra, che si è avvicinato al mondo della pallavolo giocando nell’under 14 della Pallavolo Catania, proprio negli anni in cui in città si viveva il sogno della serie A. Passato il periodo delle giovani, Fasanaro ha vissuto la B1 a Messina, con lo stesso mister Rigano che lo allena oggi. Dopo i due anni messinesi, un periodo alla Papiro Fiumefreddo, prima di approdare dalle parti di Messaggerie.
Come nasce la passione per la pallavolo di Fulvio Fasanaro?
Mia mamma era una ex giocatrice di serie B. Nei diversi campionati in cui ha giocato ha fatto degli ottimi risultati. Anche lei ha fatto i playoff per la serie A. Il numero uno sulla mia maglia è lo stesso che c’era sulla sua. Lo considero un omaggio.
E’ stata lei a suggerirti di giocare?
Non me lo ha mai chiesto, ma i racconto che lei faceva della pallavolo quando ero bambino mi hanno affascinato e così ho deciso di intraprendere questa strada.
Nelle ultime partite sei entrato in campo fin da subito.
Il nostro scopo è quello di farci trovare sempre pronti in caso di necessità. Mi sono ritrovato con un gruppo di colleghi, anche più grandi di me, che sono bravi e forti, riuscire a conquistarsi uno spazio in squadra è davvero stimolante. Quello che siamo riusciti a fare consiste nel fatto che siamo un gruppo di 12 persone in grado di giocare in qualsiasi momento della stagione. Anche mettere in difficoltà il proprio allenatore, nella scelta di chi mandare in campo, è stimolante.
Il progetto di Messaggerie è quello di riportare la pallavolo di serie A in città, tu come lo vivi?
L’ultima volta cheto vissuto questa atmosfera ero nella under 14 della Pallavolo Catania. Vedevo quei giocatori che per me erano fortissimi, l’A2 era un sogno. Oggi ritrovarsi ad un passo dai playoff sembra quasi impossibile da credere, però ci stiamo riuscendo. Non è ancora finita è chiaro, ma è bello vivere queste sensazioni. Era un risultato a cui aspiravo di arrivare.
Come gli altri tuoi compagni di squadra di sera ti alleni, il sabato giochi la partita, ma durante la settimana fai tutt’altro. Cosa fa Fulvio Fasanaro?
Studio relazioni internazionali e spero di finire presto il mio percorso di studi.
Come si concilia tutto questo?
Con volontà e sacrificio. Messaggerie è fatta da giocatori di grande esperienza, ma non siamo professionisti nel vero senso della parola, perché c’è chi lavora, chi studia, per coltivare questa passione. Arrivare puntuali agli allenamenti dopo una giornata passata sui libri o a lavoro non è facile, ci riusciamo solo perché ci crediamo fino in fondo.
Cominciate ad avere il supporto che serve da parte dei vostri tifosi, c’è ancora tanta strada da fare, ma tanto è cambiato.
Quando abbiamo iniziato sugli spalti c’erano i nostri amici, qualche tifoso storico e le nostre famiglie, che non fanno mai mancare il loro supporto. Ora, mano a mano che andiamo avanti, cominciano ad arrivare anche persone che non avevano mai visto la pallavolo giocata dal vivo e alla fine abbiamo feedback estremamente positivi. Questo ci aiuta nel nostro cammino.
Che partita è stata quella contro l’Augusta?
Contrariamente a quello che sembrava sulla carta, noi sapevamo che quella partita poteva nascondere delle insidie, perché l’Augusta ha ancora tanto da chiedere al Campionato. Siamo stati bravi ad imporre il nostro ritmo e questo ha fatto sì che oltre a giocare bene ci siamo anche divertiti.
Che partita sarà invece quella contro il Papiro?
Io ci ho giocato, quindi so che è una squadra da non prendere sottogamba. Sono in forma e lo hanno dimostrato la scorsa settimana, rubando un punto al Letojanni. La classifica non è veritiera riguardo la condizione delle singole squadre in questo momento. Non sarà una partita semplice, ma noi ne siamo ben consci.
Cos’è per te la pallavolo?
E’ una passione che allevia la pesantezza di ogni giornata. E’ il mio primo sogno di bambino.