Lo scorso 12 aprile la Under18 di Messaggerie Volley, a Leonforte, ha staccato il biglietto per la finale territoriale, con un netto 3-0 sui padroni di casa. Adesso, ad attendere i piccoli Guerrieri rossazzurri è la Under18 della Gupe Volley. Uno scontro, quello che si giocherà il prossimo 26 aprile alle 17:30 sul canopo della palestra S.E. Plesso Santa Lucia di Aci Catena, che si preannuncia già carico di aspettative. Entrambe le squadre infatti, già in fase di eliminatorie, si sono date battaglia per raggiungere l’obiettivo finale e continueranno a dare il massimo per non lasciare nulla di intentato.
Per Mister Adriano Balsamo (capitano della prima squadra), il match che si giocherà la prossima settimana sarà un obiettivo importante da raggiungere.
Mister, qual è la differenza tra le due compagini che si incontreranno?
La rosa di Messaggerie è composta da atleti del 2000-2001 e 2002, mentre il sestetto della Gupe (già Campioni provinciali 2015/2016) è composto prevalentemente da ragazzi del ’99. Messaggerie è cresciuta tanto, i nostri sono maturati durante la stagione, lo hanno dimostrato raggiungendo già questo risultato e per molti si tratta della prima finale giovanile territoriale della carriera.
Cosa vedremo in campo?
Spero innanzitutto in una bella cornice di pubblico. Entrambe le squadre lo meritano. Durante l’anno hanno fatto tutti moltissimi sacrifici. Di certo assisteremo ad una bella prova sportiva con in campo alcuni dei futuri campioni del volley catanese.
Tra questi futuri campioni, gioca anche Dario Basilicò. Classe 2000, è il palleggiatore della Under18 e lo fa da due stagioni indossando la maglia numero 2 delle giovanili di Messaggerie.
Dario, come è andata questa semi-finale?
E’ stata una bellissima esperienza, tutti sentivamo la pressione, ma sapevamo di potercela fare, perché abbiamo le qualità per potere giocare al massimo. Quindi è successo, abbiamo vinto.
Come vi state allenando adesso per la finale?
Ci vediamo anche quattro volte a settimana e seguiamo alla lettera le istruzioni del Mister. Ognuno di noi sa di dover dare il 110%.
Voi lo chiamate Mister, ma anche compagno, soprattutto quando vi è capitato di giocare in prima squadra nel Campionato di Serie B. Com’è averlo a fianco durante una partita?
Lui è sempre un compagno di squadra, anche quando veste i panni dell’allenatore. E’ un trascinatore, non si lascia mai scoraggiare e non permette che questo succeda a noi. E’ il compagno numero uno.
Qual è il vostro motto?
Noi ci chiamiamo Guerrieri, così ad ogni partita gridiamo “Chi siamo noi?” la risposta è semplice…