Per raccontarvi la partita di sabato, le nostre emozioni, le nostre sensazioni, potremmo scegliere di farlo parlandovi di cosa sia la pallavolo per noi: la passione di una vita. Di cosa voglia dire aver trascorso stagioni su stagioni dentro una palestra, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, acciacco dopo acciacco. Tra incazzature, incompresioni, momenti in cui tutto quello che avevi fatto sembrava perso, tutto quello per cui avevi lavorato sfuggito di mano. Delle centinaia di trasferte su un pulmino lungo la Salerno -Reggio; di quel punto che avresti potuto giocare in maniera diversa, di quella finale sfumata all’ultimo fischio dell’arbitro e di quella promozione meritata. Del compagno di squadra che non hai mai potuto soffrire e di quello che è diventato il tuo migliore amico. Ma, vedete, tutte queste cose sono vere per noi ma lo sono per chiunque altro faccia sport. Perchè, queste cose, sono l’essenza stessa dello sport. Spogliatoi, parquet, sudore, sacrificio, gioie, dolori, successi, sconfitte. Lo sport, è tutto qui. Per tutti, non solo per noi.
Per questo non vi racconteremo la partita di sabato come della partita della nostra vita, del coronamento della carriera – per alcuni di noi – o del trampolino di lancio per molti altri. Della partita di sabato vogliamo dirvi che è il nostro modo per portare in alto il nome della nostra Catania. Per sventolare le nostre bandiere, per onorare i nostri colori rossoazzurri. Da pallavolisti, non possiamo che farlo giocandoci la straordinaria possibilità di riportare la città dove merita di stare, per storia e tradizione: in serie A. Ci siamo preparati, abbiamo faticato, abbiamo attraversato difficoltà diventando un gruppo granitico, una squadra con un cuore solo che batte nel cuore di ciascuno di noi. Ma se fosse solo questo, non sarebbe sufficiente. Mancherebbe qualcosa. Mancherebbe la passione che questa città sa tirare fuori quando è necessario, perchè I catanesi, quando si tratta di fare la storia, sanno benissimo cosa fare. E’ scritto nel nostro patrimonio genetico, nel passato di una città che è stata grande, nel presente che ciascuno di noi contribuisce a costruire, nel futuro che i nostri desideri sapranno realizzare.
Noi ci siamo, ma abbiamo bisogno di voi. Perché noi, insieme a voi siamo una potenza. Perché siamo catanesi. Lo siamo stati nelle difficoltà, sappiamo esserlo quando c’è da andare a prendere una vittoria. Che è lì, a portata di mano.
Sabato noi ci siamo. Vi aspettiamo al Palazzetto.
Viva Catania, viva la pallavolo.
Adriano (il capitano), Eros, Giovanni, Claudio, Andrea, Emy, Franco, Ciccio, Roberto, Fulvio, Mario, Simone, Matteo, Samuele, Gianpietro (il mister)